giovedì 10 aprile 2014

Recensione: Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh

Buon giorno miei cari! Questa mattina volevo approfittarne per scrivere una recensione.


Trama
Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.





La mia opinione


Questo è il romanzo d' esordio di Vanessa Diffenbaugh e devo dire che mi è piaciuto molto. L' idea di usare il significato dei fiori per esprimere sentimenti è di epoca vittoriana e la Diffenbaugh ne ha diffuso l' usanza altrimenti dimenticata.
La protagonista della storia si chiama Victoria e all' inizio della narrazione ha diciotto anni. Victoria è sola al mondo, è stata abbandonata dalla mamma in tenerissima età e costretta a vivere tra una casa e l' altra senza mai trovare la propria famiglia. E' una persona schiva, lei stessa si definisce misantropa, diffidente. Leggendo però, ci si rende conto che la sua è solo una corazza: Victoria è stata segnata in modo profondo dalla vita e pertanto è una persona fragile ma allo stesso tempo che non vuole far emergere le proprie paure. Preferisce spendere il suo tempo da sola, nel parco di Portero Hill a San Francisco, accudendo i fiori ( e ciò mi ha fatto provare molta tenerezza nei confronti di questo personaggio).



L' unico approccio che usa con le persone sono i fiori di cui conosce il significato segreto. Sarà così, grazie alla sua passione, che potrà trovare lavoro presso la fioreria di Renata e in qualche modo iniziare a salvarsi. Ma i ricordi riemergono, creando conseguenze importanti per la protagonista.

La tecnica narrativa scelta dalla scrittrice è molto originale. Nel libro si intrecciano due filoni temporanei diversi: la storia della Victoria piccola e quella della Victoria più matura. Inizialmente si può rimanere destabilizzati da tale tecnica che però porta a incuriosire sempre di più il lettore.



Devo dire che ho preferito leggere questo libro a distanza di anni dalla data d' uscita perchè le mie aspettative erano molto alte, dato anche la grande pubblicità che la casa editrice ha fatto all' epoca.
Le mie aspettative non sono state deluse. Lo stile di questa scrittrice è semplice, pulito ed emozionante. La storia coinvolge moltissimo fin dai primi capitoli, se devo essere sincera però, circa verso il finale ci sono dei passaggi un pò noiosini e ripetitivi. Se siete alla ricerca di una storia commovente, realistica e all' insegna di cambiamenti interiori, questa è una lettura che fa per voi.

Avete già letto questo libro? Cosa ne pensate? C'è qualche personaggio in particolare che vi ha colpiti?

A presto,
Olivia.
 

2 commenti:

  1. ho in casa questo libro e devo leggerlo.

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  2. A me è piaciuto moltissimo! *-*
    E' una di quelle storie che non si dimenticano, anche perché sono belle e originali, per quanto un pochino tristi.
    Però è stato veramente bello! Bella recensione comunque, e bellissime le foto che hai scelto *O*

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