venerdì 18 aprile 2014

Recensione: Il diario del vampiro - Il risveglio di Lisa Jane Smith

E' un brutto pomeriggio di maggio, fuori sta piovendo e io mi trovo in una libreria. Guardo con curiosità le nuove uscite della Newton Compton, quelle della collana Live e tra tutte scorgo anche una copertina famigliare. E' scura, nera con delle rose rosse ai limiti dei bordi. L' ho vista in passato veramente dappertutto.  Leggo in copertina che ha venduto cinque milioni di copie e rimango un pò meravigliata. Poi mi viene in mente un libro della Sànchez, anche quello aveva venduto moltissimo e io l' avevo comprato visto che tutti ne avevano parlato bene. E invece non mi era piaciuto per niente. Guardo ancora la copertina e mi decido: lo compro, sono curiosa.

Il libro è rimasto sepolto tra gli scaffali della mia piccola biblioteca per circa un anno.

Il fatto è questo. Quando ho comperato la copia del libro non avevo ancora visto nemmeno una puntata della serie tv ispirata alla storia della Smith. Quest' estate invece, dopo la maturità, complice la noia, ho iniziato a guardarla e OMMIODIO mi sono innamorata. Proprio così. Follemente innamorata (ma di questo vi parlerò in un altro post.) Decido allora di leggere anche il libro, voglio vedere com' è lo stile di questa scrittrice che, a quanto pare, ha stregato cinque milioni di lettori (lettore più, lettore meno).


Lei sentì le labbra di lui toccare le sue.
E fu tutto semplicissimo. Tutte le domande ricevettero risposta, tutte le paure trovarono pace, tutti i dubbi svanirono. Ciò che provava non era semplicemente passione, ma una tenerezza dolente e un amore così forte che la scuotevano dentro. Sarebbe stato spaventoso nella sua intensità, se non fosse che quando era con lui non poteva avere paura di niente.
Era tornata a casa.


Appena inizio a leggere mi rendo conto che la storia è noiosa e a tratti banale. Innanzitutto è totalmente diversa da quella del telefilm. Lo stile con cui viene scritta è piatto e decisamente poco coinvolgente. Le descrizioni sono veramente poco curate, a mio parere, e i personaggi sembrano un pò infantili. Elena, soprattutto all' inizio è odiosa, ha un pessimo carattere: tende a manipolare le persone intorno a lei ed è decisamente una ragazza libertina. Stefan invece assomiglia di più a quello del telefilm, calmo, a tratti pacato e paziente. Damon appare sulle scene sì e no due volte, viene a malapena delineato. E poi ci sono le amiche di Elena, anche loro frivole e un po' impacciate. Ma ciò che mi ha sconvolto di più è il fatto che Elena abbia una sorellina e non un fratello. Oh, andiamo, ma come si fa a mettere in piedi una storia senza il buon Jeremy Gilbert?!?
La storia d' amore tra Elena e Stefan è molto, molto superficiale; sembra quasi che l' autrice abbia dovuto accelerare i tempi per qualche strano e ignoto motivo.

Altro fatto che mi ha destato fastidio: l' intera vicenda è ambientata a Fell's Church. Ma dove diamine si trova Fell's Church? Che fine ha fatto la splendida Mystic Falls?

Devo anche ammettere questo: forse il guardare il telefilm ha acceso nella mia testa troppe aspettative o semplicemente io sono un pò troppo cresciuta per questo tipo di letture.

Concludo dicendo che comunque continuerò a leggere questa saga, (ho già acquistato il secondo volume) sono curiosa di vedere come la Smith ha fatto evolvere la storia originale.

E voi cosa ne pensate? Avete letto tutta la saga? Come vi è sembrata?

A presto,
Olivia.

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