venerdì 2 maggio 2014

Anna Karenina: la storia d'amore che scioccò una nazione intera

Ci troviamo nel XIX secolo, in Russia. Protagonista della pellicola, basata sul capolavoro di Lev Tolstoj, è Anna Karenina (interpretata da Keira Knightley), ricca aristocratica moglie dell' ufficiale governativo Aleksej (Jude Law). Il film si apre con la chiamata a Mosca di Anna da parte del fratello Stiva, che tradisce la propria moglie, Dolly, con la governante molto più giovane di lei. Anna parte per Mosca con l' intento di far cambiare idea a Dolly che è decisa a lasciare il marito ma durante il viaggio in treno fa la conoscenza della contessa Vronskaja  e di suo figlio, l' ufficiale Vronskj (Aaron Johnson). Contemporaneamente a Mosca arriva anche Konstantin Levin, amico di Stiva che è innamorato di Kitty, la sorella minore di Dolly e alla quale vuole chiedere la mano. Ma Kitty, ancora troppo giovane (ha solamente diciotto anni) è rimasta abbagliata dal fascino dell' ufficiale Vronskj e così respinge Konstantin. Durante una serata mondana, le insistenti attenzioni di Vronskj nei confronti di Anna si fanno notare agli occhi della piccola Kitty. Anna decide quindi di ritornare a San Pietroburgo e Vronskj la segue. Contemporaneamente anche Konstantin parte da Mosca diretto al podere che gestisce la sua famiglia, deluso e affranto dall' amore.

Anna e Vronskj iniziano una relazione molto passionale nonostante lei sia sposata con Karenin il quale ben presto capisce che tra i due è nata una storia sentimentale e decide di vietare alla moglie di vedere il giovane ufficiale. Anna però sfida sia le regole di suo marito che quelle della società aristocratica e decide di divorziare da Karenin il quale le impedisce di vedere il figlio Sereza. Anna e Vronskj decidono di partire per l' Europa e nel frattempo Konstantin ritorna a Mosca e conquista la principessa Kitty con la quale si sposa.

Ben presto però la relazione tra Karenina e Vronskj degenera per vari motivi (sociali e personali) e dopo aver dato alla luce la figlia Anja, Anna si suicida.


Il film esce nel 2012 per la regia di Joe Wright che aveva già diretto la Knightley sia in Orgoglio e pregiudizio che in Espiazione. Wright ha dato vita a un capolavoro del cinema contemporaneo grazie a un trio ben consolidato e vincente in più occasioni negli anni: Keira Knightley, splendida interprete di ruoli così diversi tra di loro (Elisabeth in Orgoglio e pregiudizio e Cecilia in Espiazione), Jaqueline Durran abilissima costumista (vincitrice agli Oscar 2013 nella categoria) e Dario Marianelli, compositore della colonna sonora del film.

Wright sceglie di inquadrare un periodo storico complesso, quello della Russia del XIX secolo, sull' orlo del declino imperiale. L' amore è sicuramente il tema centrale della pellicola. Sembra che il regista abbia colto a pieno ciò che Tolstoj scrisse a proposito di questa tematica:

I think… if it is true that
there are as many minds as thereare heads, then there are as manykinds of love as there are hearts.

Ebbene, la pellicola mette in evidenza più tipi di amori. Possiamo trovare quello dell' ufficiale governativo Aleksej che ama la moglie più di ogni altra persona al mondo e ce la mette tutta nel superare il suo tradimento. L' amore invece tra i due amanti, Anna e Vronskj, è qualcosa di molto più appassionante, più vorace e in qualche modo disperato: Anna dichiara di essersi innamorata di Vronskj per la prima volta nella sua vita. L' amore di Konstantin nei confronti della giovane Kitty invece è una sorta di amore molto più profondo e puro: nonostante egli venga rifiutato, non si perde d'animo e ricerca una seconda possibilità. E poi c'è l'amore iniziale che prova Kitty nei confronti di Vronskj, un amore superficiale e adolescenziale. 

L' intera pellicola appare come una sorta di visione, i protagonisti sembrano recitare su un palco dove le vicende trovano sviluppo nel corso del tempo. La visione d' insieme sembra quella di una tragedia: l' amore che Anna prova per l' amante è così forte che la porterà alla scelta disperata del suicidio. 
Tutti i personaggi vengono forniti da un' accurata descrizione psicologica: si tratta di personaggi complessi, sicuramente non facili da decodificare, e le loro azioni non sempre possono sembrare scelte vincenti. Anna è abbagliata da un amore scintillante che crede di non aver mai provato in tutta la sua vita e per questo è disposta a infrangere le sottili regole non scritte dell' aristocrazia russa contemporanea. 

Wright decide di rispettare l' equilibrio indetto da Tolstoj, autore di un' odissea amorosa che è destinata a rimanere nella storia. Le vicende in qualche modo sono ben bilanciate ed equilibrate; la precisione della narrazione tolstojana non viene infranta. Wright ci restituisce una pellicola dalla visione audace e coraggiosa. 

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